La scelta del regime contabile da applicare all'impresa è molto importante ai fini di una corretta elaborazione dei dati.
Vediamo, dunque, quali "regimi" vi sono:
La contabilità ordinaria è il regime “naturale” obbligatorio, a prescindere dal volume di ricavi conseguito, per:
- società di capitali: S.p.a, S.r.l., S.a.p.a., società cooperative e mutue assicuratrici;
- organizzazioni di società e gli enti stabili ma non residenti nel territorio italiano;
- enti pubblici, enti privati, associazioni non riconosciute e consorzi che hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali.
I soggetti che, invece, non sono obbligati per legge, dunque non in base ad un vincolo giuridico, ma in base al superamento di un presupposto reddituale sono i seguenti:
- persone fisiche che esercitano attività commerciali;
- società di persone: Snc e Sas;
- enti non commerciali che esercitano anche un’attività commerciale in misura non prevalente.
e che hanno conseguito un fatturato annuo, ossia ricavi, riferiti all’anno solare precedente:
La contabilità ordinaria rimane una opzione facoltativa per quelle imprese che hanno i requisiti per l’applicazione del regime semplificato.